Il diritto di recesso nell’e-commerce di prodotti nel b2c

Una breve guida sui diritti e doveri di venditore e cliente.

in E-commerce

Che cos’è

È il diritto del cliente di sciogliere il contratto senza la necessità di avere il consenso del venditore.

L’obbligo del venditore di informare il cliente

Prima che sia concluso il contratto il venditore deve fornire al cliente queste informazioni:

  • le condizioni, i termini e le procedure per esercitare il diritto di recesso, nonché il modulo tipo di recesso allegato al Codice del consumo;
  • l’informazione che il consumatore dovrà sostenere il costo della restituzione dei beni in caso di recesso (se così è stabilito dal venditore) e se i beni per loro natura non possano essere normalmente restituiti a mezzo posta;
  • se non è previsto un diritto di recesso in base a quanto previsto dal Codice del consumo, l’informazione che il consumatore non beneficerà di un diritto di recesso.

Quando può recedere il cliente

Entro 14 giorni a partire dal giorno in cui entra in possesso del bene. Se però il venditore non informa il cliente sul suo diritto di recesso, il termine entro cui recedere è di 14 giorni + 1 anno. In quest’ultimo caso se entro i 12 mesi – dal giorno in cui il cliente entra in possesso del bene – il venditore informa il cliente sul diritto di recesso, allora il cliente può recedere entro 14 giorni dal giorno successivo a quello in cui ha ricevuto le informazioni.

Come può recedere il cliente

Il cliente comunica al venditore la sua decisione di recedere dal contratto

Può comunicarla con una mail, tramite un form presente sul sito dell’e-commerce o usando il modello prestampato allegato al codice consumo. Il cliente non deve fornire alcuna motivazione al venditore e non deve sostenere costi diversi da quelli di spedizione del reso.

Il prodotto può essere stato usato dal cliente. Infatti il Codice del consumo stabilisce che il cliente è responsabile unicamente della diminuzione del valore dei beni che risulti da una manipolazione dei beni diversa da quella necessaria per stabilire la natura, le caratteristiche e il funzionamento dei beni.

Il venditore deve rimborsare la somma

Il rimborso deve essere fatto senza ritardo e comunque entro 14 giorni dal giorno in cui il venditore è stato informato della decisione del cliente di recedere, mediante lo stesso mezzo di pagamento usato dal cliente, senza addebitare al cliente alcuna spesa per il rimborso.

Il venditore può trattenere il rimborso fino a che non abbia ricevuto indietro i beni o il cliente non abbia dimostrato di aver spedito la merce e sempre salvo che il venditore si offra di ritirare esso stesso i beni.

Il rimborso comprende anche le spese di consegna sostenute dal cliente al momento dell’acquisto.
Il venditore non deve rimborsare eventuali costi supplementari: ad esempio se il cliente ha scelto un metodo di consegna diverso da quello meno costoso offerto dal venditore.

Il cliente deve restituire i beni entro 14 giorni da quello in cui ha comunicato 
al venditore di voler recedere

Le spese per la restituzione del prodotto sono a carico del cliente a meno che il venditore non abbia deciso di sostenerle o non abbia informato il cliente che le spese sono a carico del cliente.

Quando è escluso il diritto di recesso

Il diritto di recesso è escluso rispetto a:

  • beni confezionati su misura o chiaramente personalizzati;
  • beni che rischiano di deteriorarsi o scadere rapidamente;
  • beni sigillati che non si prestano ad essere restituiti per motivi igienici o connessi alla protezione della salute e sono stati aperti dopo la consegna;
  • beni che, dopo la consegna, risultano, per loro natura, inscindibilmente mescolati con altri beni;
  • bevande alcoliche, il cui prezzo sia stato concordato al momento della conclusione del contratto di vendita, la cui consegna possa avvenire solo dopo trenta giorni e il cui valore effettivo dipenda da fluttuazioni sul mercato che non possono essere controllate dal venditore;
  • registrazioni audio o video sigillate o di software informatici sigillati che sono stati aperti dopo la consegna;
  • giornali, periodici e riviste ad eccezione dei contratti di abbonamento per la fornitura di tali pubblicazioni;
  • contenuto digitale mediante un supporto non materiale se l’esecuzione è iniziata con l’accordo espresso del cliente e con la sua accettazione del fatto che in tal caso avrebbe perso il diritto di recesso;
  • beni il cui prezzo è legato a fluttuazioni nel mercato finanziario che il venditore non è in grado di controllare e che possono verificarsi durante il periodo di recesso.

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Il diritto di recesso nell'ecommerce - immagine scheda

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